I nomi ai pianeti del sistema solare sono stati dati a caso o per scelta, rispettando quindi la cosmologia mitologica descritta dati antichi poeti ?
Qualche giorno fa un interessante articolo su IlPost ha svelato particolari inediti su come siano stati attribuiti i nomi ai pianeti del sistema solare; i nomi come sappiamo sono legati alla mitologia greca patrimonio dell’umanità ma in un periodo storico i nomi alle scoperte planetarie è stato dato in armonia all’attualità quindi con nomi di Re etc etc per poi però tornare al vecchio sistema.
Si dice che il nome Urano sia stato suggerito da Johann Bode lo stesso della legge Titius Biode nota a molti astrologi, perchè Urano era il padre di Saturno, così come Saturno era il padre di Zeus, in questo modo la sequenza planetaria era anche quella mitologica. L’astronomia ufficiale accolse questa proposta perché Urano effettivamente si è chiamato così. Ciò conferma che la mitologia greca conferma che il legame fra le antiche teorie cosmologiche, i simboli e le scoperte astronomiche è strettissimo.
I nomi mitologici sono comunque stati attribuiti dagli astronomi senza una logica reale, è noto l’aneddoto dello scopritore di Plutone che nel 1930 diede il nome al pianeta suggerito da una bambina. L’astrologo appassionato si fida di ciò che viene detto dalla scienza e utilizza i pianeti con il nome che è stato attribuito ma è chiaro che per dare un’interpretazione più in linea alla disciplina astrologia non possiamo immaginare che i nomi ai pianeti siano dati a caso. Per l’astrologia il caso non esiste, tutto è un segnale.
Ai pianeti di recente scoperta sono stati dati i nomi di altre tradizioni mitologiche oppure delle sigle numeriche. Dietro a questa decisione ma forse mi sbaglio, c’è il tentativo di rendere ancora più difficile il lavoro astrologico. Se un pianeta non porta un nome mitologico ma una sigla sarà difficile conferirgli un valore simbolico; se porta il nome di una dea o una divinità di altra tradizione mitologica risulta difficile ma non impossibile conferirgli un valore simbolico che fa parte del mondo mitologico greco a meno di essere un esperto in questo campo.
Ma la scienza o meglio l’Unione Astronomica Internazionale hanno fatto ancora di più, anche se spero inconsapevolmente. Hanno chiamato un pianeta nano scoperto pochi anni fa Eris la dea della discordia. E’ la sorella di Ares e non era certo una donna tranquilla ma non tutti sanno che ci sono altre interpretazioni di Eris che sono ben più rassicuranti e che sono state descritte da Esiodo ad esempio nella sua Teogonia.
Anche per questa ragione l’astrologo moderno, deve sviluppare il talento della ricerca e dell’osservazione astrologica della posizione di un certo pianeta nell’oroscopo; è possibile che l’osservazione di una posizione planetaria astrologica possa confermare i valori mitologici del nome attribuito al pianeta ma potrebbe anche non succedere. La cosa che a mio parere si dovrebbe fare è creare un cammino simbolico che rispetti la creazione dell’universo scritta dagli antichi greci per attribuire i nomi ai pianeti; questo percorso diventerà una sorta di viaggio archetipico che avrà delle tappe significative. Più andremo avanti nel tempo e più la scienza farà di tutto per non eliminare il punto vista astrologico quindi dobbiamo trovare strumenti culturali che possano aiutarci a vivere e non a sopravvivere.
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